Carissimi/e,
ci sentiamo tutti sgomenti e impreparati ad affrontare nuove condizioni che giorno dopo giorno sembrano stringerci come in una morsa. Ci sentiamo vicini agli amici che vivono nelle aree più colpiti, grati e riconoscenti al personale che opera nell’emergenza prendendosi cura degli ammalati nelle case e negli ospedali.
A noi, che responsabilmente restiamo a casa, il compito di assumere nuove modalità nello svolgimento delle nostre attività. Ci stiamo provando, come tutti, consapevoli che incontreremo più difficoltà del solito e faremo ricorso reciprocamente a maggiore comprensione.
Per le drastiche limitazioni che dobbiamo responsabilmente assumere, tutte le attività programmate che prevedevano incontri personali e diretti nella Casa Overseas, all’Emporio del Riuso e della solidarietà e all’Atelier Progetto Dono sono state annullate rinviando gli appuntamenti previsti a quando sarà possibile.
Il Comitato Esecutivo, i volontari e i collaboratori continuano il loro impegno a distanza, nei limiti e nelle condizioni consentite avvalendosi degli strumenti di comunicazione della rete. Abbiamo iniziato anche noi a incontrarci in rete, sulle piattaforme dedicate, e dopo la prima esperienza per la presentazione del campo estivo a Wadi Fukin, il prossimo week end del corso per volontari della cooperazione previsto il 28 e 29 marzo sarà svolto interamente on line.
I nostri collaboratori in Palestina e in Tunisia, con i quali siamo in contatto ogni giorno, stanno bene e hanno adeguato la programmazione delle attività in base alle condizioni locali. In Sri Lanka e in India le attività hanno subito forti rallentamenti e talune sospensioni. I nostri partner del Sostegno a Distanza in Brasile e in Uganda proseguono le attività regolarmente.
Alla Casa Overseas, ora deserta e silenziosa come non siamo abituati a riconoscerla, sono giunti messaggi di sollecitudine e vicinanza, anche nella preghiera, dagli amici che ci seguono da lontano, come il Reverendo Nimala, guida spirituale del Tempio Maitri Vihara, Krishnammal, fondatrice del LAFTI e Amma per i bambini dell’OFS, dagli amici Inés e Andrés da Santiago del Cile, e anche da altri più vicini, come Francesco, Luca e Francesca che hanno accompagnato i campi estivi IBO, Fulvio e Daniela della comunità familiare “Il Noce”. Sono doni che si moltiplicano nella condivisione e ci aiutano a sentirci vicini nelle limitazioni indispensabili, mentre ci diciamo reciprocamente “Andrà tutto bene!”.
Restiamo a casa, ovunque siamo.
Restiamo a casa perchè possa andare tutto bene per tutti.
Restiamo distanti ma uniti, nella condivisione dei valori e delle azioni che ci hanno avvicinato all’associazione, nel coltivare la speranza, nell’attesa di incontrarci da vicino.